Non si è ancora spento l'eco della pubblicazione di
Unleashed live, l'ottimo album registrato alla Gruene Hall, condiviso col fratello minore Bruce e con il songwriter
Jack Ingram, quattro pezzi a testa senza reciproche interferenze però, che esce un nuovo disco di Charlie Robison, bella voce texana, validissimo cantautore emergente di stampo hard core. Si tratta di
Step right up, che significa disco numero quattro nella discografia ufficiale del nostro amico che vive a Bandera, una località di mille abitanti ad un'ora e mezzo da Austin amata anche dal vecchio pard Jerry Jeff Walker, con la moglie Emily componente del famosissimo gruppo femminile delle
Dixie Chicks.
Segue una prima prova intitolata
Bandiera, chiamiamola così artigianale per le sue caratteristiche folk, pubblicata nel 75 dalla Vi reo Rds, che gli ha procurato un contratto con la Sony, l'etichetta che ha distribuito la successiva
Life of the party, apparsa verso la fine del '98, molto buona e consistente e contenente tutti i brani registrati poi in
Unleashed live. È una proposta ancor più natura, ancor più solida e compatta, qualitativamente valida, una genuina dimostrazione di pura Texas southern country music. Dodici i pezzi inseriti, otto dei quali firmati da Charlie (di cui due in collaborazione col fratello Bruce).
The preacher, aperta e chiusa da un organo che sembra suonato proprio in una chiesa, con spunto di fiddle e dobro, è una ballata alla Robert Earl Keen, un po' provocatoria e aperta a diverse interpretazioni per il suo contenuto, il narratore si rallegra per la morte del predicatore dove vive...
Disperate times è una tipica story song dall'andatura molto piacevole che ha per protagonista un poliziotto che si trasforma in un rapinatore di banca.
The wedding song è un riuscito country slow, proposto in coppia con
Natalie Maines, frontwoman del gruppo di successo delle Dixie Chicks, composto in occasione del matrimonio della sorella con l'innamorato dei tempi della high school.
John O' Reilly è una invitante ballata, veloce, tosta e dall'ottimo arrangiamento, con sapore fortemente irlandese, protagonista un emigrante che diventa pugile negli States e decide di vincere l'incontro truccato e di scappare con i soldi ricevuti per perderlo; dopo una parentesi in California tornerà ricco a Dublino.
Rain un'altra classica Texas ballaci dall'atmosfera vagamente western che fa pensare ancora ad autori come Robert Earl Keen, John Prine, Tom Russell, dedicata alla vita dei cowboys, che si divide tra rodei e distese all'aperto, col suono della pioggia a scandire le loro giornate.
Life of the party è una fresca rielaborazione di una barroom song che si muove a tempo di valzer, apparsa sul primo disco di Charlie.
Right man for the job, composta con il fratello Bruce, è una uptempo song dall'andatura rock blues, nella quale spunta un tipico electric guitar solo.
Once in a million, composta ancora col fratello, è una Tex-mex rocking track con la fisarmonica che si concede apprezzabili divagazioni zydeco.
Tonight è una bella interpretazione di un dolcissimo motivo scritto da Bruce, che può contare sul brillante lavoro di chitarra elettrica e steel guitar profumato di Desert Rose Band sound, che rende con semplicità l'atmosfera propria di una festa studentesca nella quale potrebbe accadere di tutto. Charlie canta un baldanzoso brano della band texana degli
Hollisters,
Sweet Inspiration, tipica road song proposta in una versione davvero strepitosa e con tanto di impareggiabile break strumentale.
E anche due canzoni degli
NRBQ, un gruppo da cui riconosce di essere stato molto influenzato, it comes to me naturally un vecchio ma spigliato rock & roll che si ascolta tutto d'un fiato dal superbo lavoro della chitarra elettrica e
I want you bad, un pimpante rock già ripreso in chiave californiana dai
Long Ryders di Sid Griffin nell'87 nell'album
Two-fisted tales, lasciato persino come singolo, sembra già con buona fortuna, per via del suo incalzante slancio strumentale.