STAR ROOM BOYS (Who Do Lonely Men and Women Want to Break Each Other's Hearts?)
Discografia border=Pelle

  

  Recensione del  31/01/2004
    

This is the best damn country rock band that I ever heard!!!!! Non è un mia frase, ma la ho letta su varie testate locali, sfogliando le pagine di Internet, stato della Geòrgia. Eh, sì, questi ragazzi che suonano country elettrico non sono Texani, ne vengono da Nashville. The Star Room Boys arrivano dalla Georgia. Il quintetto composto da Bob Fernandez, Dave Marr, Philip McArdle, John Mc Mahon e John Neff ha iniziato a suonare nel '95.
Quattro duri anni on the road hanno forgiato la band che è arrivata ad incidere il primo disco solo qualche mese fa. Country rock robusto e vigoroso, elettrico e pulsante, con la steel guitar (John Neff) in evidenza, e la bella voice di Dave Marr dominatrice assoluta. Voce di impianto classico, tra Yoakam e Dave Alvin, con il senso del country insito in profondo, mentre la band suona in modo pulito e diretto. Who Do Lonely Man ....
È uno di quei dischi d'esordio che si bevono dall'inizio alla fine sin dal primo ascolto. Il lamento texano di Gastonia sfocia in una country ballad molto evocativa, basata sulla voce di Marr, ma anche sulla steel di Neff e sulla solista di McArdle. Dave Marr è anche il compositore principale del gruppo: "La musica country ti permette di scrivere di qualunque cosa, non ci sono restrizioni di sorta", ci racconta Dave. Infatti le liriche dell'album spaziano tra fatti personali e vita di tutti i giorni, avvenimenti curiosi e racconti del passato. Marr, che ha una forte personalità, si rifa al country classico di Merle Haggard e Buck Owens, che sono le sue primarie fonti di ispirazione.
Canzoni quali Both Our Towns, Was There Something in Her Eye?, It Belongs to You confermano la statura dello scrittore e la bravura del cantante. "E poi ci sono The Star Room Boys che hanno questa forte personalità in Dave Marr e riescono a fare della musica country assolutamente convincente" (Michael Stipe, REM, '98). Un disco ben costruito, cinquanta minuti vibranti.