WALT WILKINS (Fire Honey & Angels)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  31/01/2004
    

Ottimo disco per un nuova indie label, che verrà distribuita dalla Dead Reckoning, realizzato da un songwriter texano che si è fatto le ossa in quel di Nashville. Si chiama Walt Wilkins, si dice influenzato da personaggi come Lowell George, Kevin Welch, Van Morrison e dagli autori della beat generation Jack Kerouac e Lawrence Feriinghetti; è stato cantato da Ty Herndon, Ricky Skaggs, l'idolo locale Pat Green, musicista che abbiamo considerato una sorta di erede a metà tra Jerry Jeff Walker e Joe Ely, ed ha al suo attivo un'ottima prova solista autoprodotta, purtroppo passata inosservata. Si presenta con una band tosta e competente che si compone dei chitarristi Rick Plant e Naoise Sheridan, del batterista Billy Block, del fiddler Tim Lorsch, del bassista Nick Pellegrino e dello steel guitarist Mike Daly.
Si rivela autore di valore e qualità, creativo e brillante, tipico rappresentante dello stato che sta più a sud degli States, che tanto bene ha assimilato le diverse culture che hanno portato con sé coloro che sono mandati nel tempo ad abitarlo,rielaborandole, dando loro una propria identità. Wilkins inoltre sa anche cantare piuttosto bene, con personalità e temperamento. Fire honey & angels è una prova degna ed interessante, fatta apposta per chi non può tare a meno di ascoltare gente come Guy Clark, Jerry Jeff, Lyle Lovvett, Townes Van Zanclt, Joe Ely, Butch Hancock, Robert Earl Keen e così via.
È rappresentativa di tutti gli stili e le influenze presenti in Texas e raccoglie dodici pezzi, tutti firmati da Wilkins, anche in partnership, meno uno, Mechanicsville, del chitarrista Sheridan, un pimpante country rock elettrico dedicato all'omonima cittadina della Virginia, luogo ideale per il protagonista dove stabilirsi dopo il fallimento di una vicenda di cuore.
Our lady of the avenue è un brano lento, raccolto, dalla melodia dolce e delicata, tipica story song un po' alla Guy Clark dedicato ad una signora speciale che, come venuta dal cielo, ti ascolta e ti aiuta all'angolo della strada, Moan & whine è un rockabilly blues con buon assolo di fiddle ed electric guitar, testimonianza di chi sta bene tra il rumore del traffico che forse nasconde altre voci.
Ruby's two sad daughters è un'ossessionante ballata dai toni pessimistici scritta da Walt mentre partecipava alla produzione di un film tutto ambientato in Texas, "terra che non conosce né la risata né l'acqua", dove l'unico fiore è costituito dalle due figlie di Ruby che dicono di si al primo ragazzo che sorride loro. Salinda è una deliziosa, in fondo semplice canzoncina d'amore, cui le chitarre conferiscono un'invitante sapore caraibico.
Don't make me do it è uno swinging rock blues composto, da Walt insieme a Walter Hyatt, niente male che presenta il più lungo assolo di chitarra elettrica del disco, Sandy Loam un blues, lento e intenso, con le chitarre sia elettrica sia acustica in buona evidenza, bene le quattro harmony vocals che spalleggiano Walt. Lessons never learned è una tipica canzone cantautorale, leggera e delicata, aperta da una bella introduzione in chiave Irish di violino, strumento che domina un piacevole intermezzo strumentale. My first night in Denver è una interessante ballata dal ritmo piacevole e gentile, ottimo lo spunto centrale della steel guitar, valida la chiusura strumentale.
I would not make it through un testo in crescendo, particolare, sostenuto da un robusto impianto corale. Big hopes una canzone leggera, abbastanza lenta, che scorre senza infamia né lode ma che ha incantato Ty Herndon che l'ha incisa. A Little farther west è forse la più attraente proposta a parere del sottoscritto, una convincente ottimistica Texas country song dall'ottimo lavoro di fiddle, electric e steel guitar, che a meraviglia riesce a descrivere la filosofia di chi è convinto di poter sempre trovare un posto migliore dove vivere.