Rosenthal è un altro heartland rocker, che si mette sulla scia di gente come Mike
Ryan, Kevin Bowe e Jason Reed. Originario di New York, Mark vive da tempo ad Austin e questo suo disco d'esordio è un album di buon valore che mostra un musicista integro. La sua miscela di rock elettrico e country è intrigante e, in alcuni momenti, il disco è interessante. Mike è accompagnato da un trio solido formato da
Brian Zoric, basso,
Larry Tracy, pedal steel e
Stephen Belans, batteria. Semplice e diretto nel suo sound l'album si fa ascoltare e piacerà certamente a chi è orfano del suono di Mellencamp. Ballate elettriche, in cui elementi country e roots entrano solidamente nel suono.
Apre l'heartland rock
So Do You, una classica ballatona elettrica, con la steel fluida dietro alla voce ed alla chitarra elettrica di Rosenthal.
Very Next Town è gradevole, grazie ai controtempi ed alla musica dirompente.
Settle In è più intima, con la chitarra elettrica di Whit Williams a rendere più sostanzioso il suono.
Waste of Time è ruspante: una rock ballad non nuova, ma coinvolgente.
Content è un gradino superiore alle due precedenti: intro acustico, quindi l'elettrica di Mac McNabb che traccia linee profonde, mentre la steel di Belans ricama la sua melodia.
Make Pretending è rocciosa ed elettrica, anche se abbastanza comune.
Mission Man è ingentilita dalla solita steel e dalla fisarmonica di Michael Ramos ed è tra le migliori del lavoro.
Chiudono il disco, onesto,
Lilly, giocata su steel e mandolino,
I Am Down (Sober) e Candy Coates Eyes.