BILLY JOE SHAVER (The Earth Rolls On)
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  Recensione del  31/01/2004
    

La vita alcune volte è molto strana. Eddy Shaver, 38 anni, figlio di Billy Joe Shaver e parte integrante del gruppo Shaver, è morto poche settimane fa in seguito ad overdose di eroina. Eddy si era spostato alla fine di ottobre ed aveva appena firmato un contratto con la Antone's per fare il suo secondo disco come solista e, buon ultimo, aveva appena terminato le sessioni del nuovo disco dei Shaver, il migliore del binomio padre & figlio.
La vita è veramente strana: ormai Eddy, chitarrista maturo e di grandi mezzi, dopo anni di gavetta, stava per raccogliere quanto aveva seminato. Invece ha raccolto soltanto polvere, niente altro. Il padre, Billy Joe, lo ha pianto a lungo ma nulla ha potuto fare per la repentina morte del figlio. Gli rimane questo disco, The Earth Rolls On, un album fiero e vigoroso, forse il miglior ricordo che Eddy poteva lasciare a Billy Joe: infatti ascoltando brani come Sail of My Soul ci si rende conto di quanto era bravo il giovane Eddy. Ma è tutto il disco che funziona molto bene, in quanto mischia in modo esemplare radici honky tonk, ballate e ruvidi brani rock'n'country dall'atmosfera tesa.
The Earth Rolls On è il miglior disco dei Shaver ma anche uno dei più belli di Billy Joe, anzi forse il più riuscito, assieme a Old Five & Dimers Like Me, Tramp on Your Street, Unshaven e Highway of Life. Dei tre incisi per la New West, gli altri due sono Victory ed Electric Shaver, questo è sicuramente il migliore. Corposo, graffiante, suonato alla grande e cantato con trasporto The Earth Rolls On sintetizza alla perfezione lo stile del texano: honky tonk, country, pura tradizione rurale e rock vigoroso.
Un cocktail potente che mischia rock e radici come pochi, anche tra i giovani, sanno fare. Non sempre Billy Joe ha saputo trovare il suono adeguato per le sue canzoni, ma questo disco ha quel suono: solido, ben suonato, raccoglie alcune delle migliori composizioni del sessantaduenne texano. Love is So Sweet, a discapito del titolo, è una ballatona elettrica, pulsante di suoni e cantata in modo tonico: un riff molto piacevole ed una chitarra che si staglia sullo sfondo segnano in profondo la canzone che apre in modo più che degno il lavoro.
Evergreen Fields rocca in modo deciso: Eddy taglia l'aria mentre Billy Joe canta quasi parlando, come è sua abitudine, poi la canzone parte e si distende su un tappeto melodico molto coinvolgente. Hard Headed Heart è, per contro, una composizione rock 'n' country dai colori accesi, con voce decisamente espressiva e le tipologie del suono honky tonk fissate in profondo nei solchi. Eddy fa la sua parte, eseguendo riff arcinoti, ma con uno stile molto personale. New York City Girl è una brillante country'n'grass song: tempo veloce, strumenti a corda in evidenza (sopratutto violino e mandolino) ed un motivo fruibile che cattura sin dal primo ascolto.
Billy Joe va a fondo nelle sue radici e porta a termine una canzone dalla timbrica scintillante: tra le cose più riuscite del disco. Restless Wind è tipicamente texana: tempo fluido, una melodia di stampo classico, la "classica" voce country di Shaver e la chitarra "alla Duane Eddy" del figlio: un déjà vu estremamente piacevole. Sail On My Soul è un rock'n'country carico, con accenni bluesy, forse già sentito. You 'Re Too Much For Me è rilassata e molto ben costruita.
Ci sono elementi Mexican, sopratutto nel suono della chitarra, mentre la sezione ritmica aumenta la fluidità del brano, cantato con il cuore in mano. Blood is Thicker Than Water è molto espressiva: voce e chitarra sempre in primo piano, quindi un motivo molto roots che evidenzia la solidità della canzone. Star in My Heart è lenta e malinconica: una love song amara, dai suoni ovattati, con gli strumenti che avvolgono la voce. It's Not Over 'Til It's Over è un altro classico esempio di honky tonk ballad: elettrica al punto giusto, con la chitarra protagonista, ha un tempo mosso ed una vocalità estesa, il tutto al servizio di una canzone che è già un classico nel repertorio del texano.. Hearts A Bustin' raccoglie le rimembranze di un tempo, I ricordi di gioventù e permea tutto con un fondo di malinconia, ma lasciando trasparire una canzone struggente. Leavin' Amarillo è rock al punto giusto, con Eddy sempre in evidenza, ma anche qui aleggia un che di già sentito.
I Don't Seem to Fit Anywhere è invece una western ballad dal tessuto acustico che si segnala tra le migliori del disco: il motivo è tipico di Billy Joe, o delle vecchie canzoni di Waylon & Willie (Honky Tonk Heroes Like Me…..); Chiude la lunga The Earth Rolls On, una cavalcata elettrica che sintetizza un disco riuscito in cui i suoni del Texas escono vincenti e che conferma la bravura del grande Billy Joe e quella del figlio Eddy. Un disco convinto e convincente, come mai nella carriera dei due. Ironia della sorte…..