TEDDY MORGAN (Crashing Down)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  31/01/2004
    

Onesto, stringato e senza troppe pretese, il rock'n'roll vibrante ed energico di Teddy Morgan è quanto di meglio si possa chiedere ad un disco in puro stile "Americana", perché rilegge la tradizione country&westem con un muro di chitarre elettriche e rimpiazza le carenze di originalità con una passione ed una verve d'esecuzione che sono la dimostrazione di come ci sia ancora un estremo bisogno di musicisti di tal fatta.
Il suo precedente lavoro su Hightone, Lost Love And Highways è stata una delle più genuine ed ingiustamente ignorate sorprese del '99, un rigenerante intruglio di "american music" tra le ombre di Creedence e Blasters. Crashing Down è più che una conferma dei lavori passati (già tre alle spalle), che sembra anzi far guadagnare, nella nuova dimensione indipendente, maggiore vigore alla musica di Morgan e delle sue temibili Pistolas (Jon Penner e Chris Hunter). Merito anche della produzione sanguigna di Craig Schumacher (ha co-prodotto l'ultimo Steve Wynn) e dell'aria che Teddy deve aver respirato dalle parti di Tucson, luogo da cui è arrivata una delle più entusiasmanti versioni del rock americano degli ultimi vent'anni.
La partenza è veloce, tirata ed incalzante con il twangin' serrato delle chitarre a caratterizzare un bel roots rock quale Never Again, che subito ci illumina sulle capacità di Morgan nel mettersi al servizio della canzone e non strafare negli aspetti solistici.Bellissima, in tal senso, Western Star, folk-rock desertico, in cui l'accordion di Joey Burns (Calexico) ci fa scivolare ai confini col Messico ed altrettanto convincente la rivisitazione in chiave roots-rock del classico dylaniano Just Like Tom Thumb's Blues.
Can't Be Found rialza il tasso alcolico del disco con un rock blues grintoso e carico al punto giusto. Assieme ai sapori swamp in perfetto Fogerty-style di The Price I Pay e al semplice rock'n'roll di Moon So High costituisce il piatto forte di Crashing Down, completato a dire il vero da una frenetica Her Love Still Haunts Me, honky-tonk "investito" da dosi massicce di elettricità e dotato di un finale al cardiopalma, che è una festa dichiarata a tutte le Stratocaster di questo mondo.
In Girl Of My Dreams, Way Out West e You Break My Heart entra in gioco una pedal steel (Neil Harry) e si viaggia sulle tracce di un countryrock dai sapori texani, sempre debitamente elettrificato, mentre lo strumentale Joaquin ha il merito di chiudere il sipario in modo originale con un'atmosfera da film western, che richiama molto le intuizioni dei Calexico.