TIM CARROLL (If I Could)
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  Recensione del  26/02/2004
    

Esiste una lunga schiera di personaggi come Tim Carroll che negli Usa incrociano il country col rock, l'honky tonk con il songwriting, l'elettrico con l'acustico, frequentando quella no man's land che una volta Steve Earle disse essere una condanna perché i discografici e le grande catene di vendita non sapevano in quale scaffale o genere infilarli. Sembra una battuta ma è la realtà. In un tempo in cui si strilla e si incensano, anche fuori misura, le contaminazioni culturali e musicali, c'è un mondo che fa fatica ad uscire dall'urna in cui è stato relegato a forza.
Tim Carroll fa parte di questo mondo ma non è l'unico né tantomeno l'ultimo visto che la razza è lungi dall'essere in via di estinzione. Nel passato remoto ha militato nei Blue Chieftains, una band dell'alternative country di New York, conquistandosi una buona reputazione come songwriter di quel hard-drivin' country rock a metà strada tra Merle Haggard e il punk. Poi nel 1993 si è staccato dai Blue Chieftains, è andato a Nashville e ha scritto canzoni per Sonny Burgess e Asleep At The Wheel. Come solista ha registrato un Ep per una etichetta svedese e poi ha firmato per la Sire con cui però non è andato lontano. Ora si trova a lavorare con un etichetta inglese, seguendo il destino di molti suoi connazionali che devono emigrare per poter fare la musica che vogliono.
Va detto, per onestà, che Tim Carroll è un onesto mestierante di note a cavallo delle radici, che il suo country-rock allegro e scoppiettante (che negli episodi migliori ricorda quello dei Disciples Of Agricolture) è piacevole e che le sue canzoni sono ben scritte, ben cantate ma lungi dall'essere memorabili. If I Could è quindi un onesto lavoro che ha il merito di riassumere l'opera di Tim Carroll e di rendere disponibile tracce altrimenti andate perdute. È quasi un greatest hits di brani che apparivano sull'Ep svedese Good Rock From Bad e sul samples della Bloodshot Open Flame, una traccia proveniente dalla compilation Hit The Hay, il primo singolo (Punk Rockin' Honky Tonk Girl) dei Blue Chieftains e due sue canzoni (Every Kind Of Music But Country, If I Could, Then I Would) interpretate da Robbie Fulks e John Prine.
If I Could è un concentrato di country-rock, folk-rock, honky-tonk, roots rock, western swing che scorre liscio e si lascia ascoltare ma che non modifica un regolare sistema emotivo neanche per pochi minuti. Buona musica ma che fila via senza lasciare tracce. Ci suonano tra gli altri Jeff Finlin, Paul Griffith e Rick Shell e in l'm In Pieces c'è la voce di Joan Osborne, ciò non basta comunque a elevare questo prodotto dal limbo dei cento e più simili che escono annualmente dalla scena dell'alternative country. Non basta l'adesione ad un filone per giustificare la bontà di un disco, oggi ci vuole ben altro e per il momento Tim Carroll rimane relegato alle buone intenzioni. "Se io potessi" è difatti il titolo del suo disco.