LYLE LOVETT (Cowboy Man: Anthology Vol. 1)
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  Recensione del  31/01/2004
    

Diciassette anni dopo avere presentato il suo primo demo a Nashville, Lyle Lovett torna a fare un disco di country music, lo stile che lo ha lanciato verso la fama. In realtà Anthology Vol 1: Cowboy Man è una antologia che raccoglie tredici canzoni tratte dai primi tre dischi dell'artista texano (Lyle Lovett, 1986, Pontiac, 1987, Lyle Lovett and His Large Band, 1989) a cui ne sono state aggiunte due nuove, registrate per l'occasione: The Truck Song e San Antonio Girl. "Avevo in mente di metterle nel mio nuovo disco, che spero di iniziare prima della fine dell'anno" racconta Lyle "ma Tony Brown (il presidente della MCA Nashville) voleva un paio di canzoni nuove per la mia antologia. Quando Tony mi ha chiamato e mi ha detto che era interessato ad un progetto antologico, io mi sono detto "Ma sono così vecchio?"
Poi ho realizzato che probabilmente lo sono, visto che il mio primo album ha ormai guindici anni". Cowboy Man è quindi una antologia, che raccoglie materiale dai primi tre albums del texano dal ciuffo ribelle, prima della svolta verso jazz, gospel, blues, swing, cioè della musica totale che è appannaggio della Large Band, quella di diciassette elementi che,da alcuni anni, sta scorazzando per i palchi degli Stati Uniti. Un Lovett più semplice, più roots, più country, che però non dimentica le finezze, la strumentazione ricca, gli stacchi curati nei minimi particolari. Quindi un disco che ha una coralità d'intenti ed un suono rock 'n country sapido e fruibile, un disco che si ascolta dall'inizio alla fine e che pare inciso in un'unica seduta e non in tre anni e per tre dischi diversi.
Ed i due brani nuovi sono perfettamente inseriti nel contesto. Lovett sfrutta la sua vocalità unica, la sua scrittura geniale ed i suoi arrangiamenti ad ampio raggio. Non ci sono fiati, ma chitarre e steel, sezione ritmica, molte voci, tastiere. La masterizzazione e la stampa in HDCD rendono il prodotto attualissimo, tanto che sembra inciso da poco. E poi, quanti di voi hanno conosciuto Lyle di recente e non sanno nulla dei suoi primi anni, delle sue prime canzoni ? E, rincaro ancora la dose, canzoni come God Will, If I Were The Man You Wanted, If a Had a Boat, If You Were To Wake Up, LA County e Wich Way Does That Old Pony Run, solo per citarne alcune, sono dei capolavori. Musicalmente la struttura è più semplice: sezione ritmica, violino e steel, piano e chitarre, e poi la voce. Niente di più.
I due brani nuovi. The Truck Song è un rock'n'country dal suono deciso, cantato come Lyle sa, suonato in modo esemplare. Ritmo, voce in primo piano, ed un motivo semplice che prende al primo ascolto. Ma Lovett non è mai risaputo e sa fondere swing e melodia, in questo caso con violino e steel guitar che si compendiano alla perfezione (Stuart Duncan e Paul Franklin). San Antonio Girl, già sentita questa estate a Central Park, è un brano dal sapore western swing suonato in punto di dita, fluido nel suo scorrimento e decisamente gradevole. I passaggi di steel e fiddle richiamano il suono di Bob Wills, mentre il piano honky tonk di Matt Rollings fa il resto. Le altre le conosco già, ma il fatto di riascoltarle rimasterizzate e ripulite mi ha entusiasmato di nuovo: se rammentavo God Will, splendida, non ricordavo il ritmo e la semplicità di Cowboy Man, uno swing saporito e molto diretto, fruibile e dannatamente gradevole.
Se If I Had a Boat è sempre stata una delle mie favorite, Farther Down The Line rimane forse il brano più country, più texano, mai scritto da Lovett, con la sua melodia dai sapori classici e la perfetta sincronia tra voce, steel, piano e sezione ritmica. Se LA County rimane una delle sue canzoni più concrete e toccanti, This Old Porch, scritta a quattro mani con Robert Earl Keen, è una riscoperta sotto tutti i punti di vista. Why I Don't Know ha swing da vendere, If I Were The Man You Wanted rimane una delle gemme ritrovate grazie alla sua melodia struggente ed al suono semplice ma efficace. Give Back My Heart mischia Tex Williams (Smoke, Smoke, Smoke That Cigarette) e Commander Cody, mentre I Love You Yesterday è puro country, sia nel suono che nella voce, struggente quanto basta ad una heartbreak song.
Walk Throught the Bottomland ci fa riscoprire una ballata tenue e sontuosa, dalle linee melodiche pure, dove il nostro fa un duetto con Emmylou Harris. Notevoli anche le ultime due. La dolce, folk oriented, Wich Way Does That Old Pony Run, con violino, piano e steel che accarezzano la voce e If You Were To Wake Up, splendida composizione dalle tonalità malinconiche, molto evocativa, che gioca le sue carte sulla espressione vocale e sui suoni distillati con parsimonia.