HOG MAWL (Hank Williams Junior High)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  31/01/2004
    

Non sono in molti a sapere che dietro al nome Hog Mawl si celano in realtà i Say Zuzuo due dei Zuzu, cioè Cliff Murphy e Jon Nolan. I due, che sono poi il centro motore della band del New Hampshire molto conosciuta anche qui in Italia, sono accompagnati da Kevin Guyer, Alison Magill, Bruce Derr, Dave Talmage. Hog Mawl è una scommessa di Cliff Murphy, più che di Jon Nolan, in quanto si tratta di un disco di brani originali che però. hanno il suono di classici pezzi honky tonk e country rock, sullo stile, tanto per fare un nome (visto che lo fanno già loro), di Hank Williams. Un disco divertente, godibile, suonato in modo diretto, che non lesina belle canzoni, feeling al punto giusto e perché no, una bella dose di humor.
Murphy fa il countryman provetto, canta con la voce da honky tonk man mentre la band, sotto la guida esperta di Nolan, scioglie ogni dubbio sulla riuscita dell'operazione. Per essere una band creata per il puro divertimento di chi ci suona gli Hog Mawl suonano dannatamente bene e sono anche credibili. Se non sapessi che vengono dal freddo New Hampshire, si potrebbe pensare ad una nuova band texana. Ma Murphy e Nolan, oltre a sapere fare musica, hanno anche un grande senso dello humor e mischiano suoni vecchi e riconoscibilissimi con un senso della melodia non comune. Il risultato è quindi un disco godibile, sotto ogni punto di vista. Se dal vivo eseguono parecchie covers (Haggard, Nelson, Jennings, Jones ma anche Moody Blues, Doors e l'eterno Hank Sr) il disco, che contiene tutti brani originali, conferma la vena dei ragazzi.
Il suono è puro honky tonk, suonato in modo disincantato, come dimostra lo strumentale Dish Rag . Ma sono le canzoni a farla da padrone: da Leave Me Liquor, l'unica cantata da Nolan, dall'andamento western e dotata di un ritornello che cattura al primo ascolto. Poi Cliff ha le redini in mano e la voce da redneck. Basta ascoltare If You Don't Love Me, ritmo travolgente, steel sugli scudi e chitarre aperte e, quel che più sorprende, una voce da vero texano. Ma anche I'm Losin' You, puro honky tonk, ha quell'andamento pigro, con la steel che punteggia la voce, che farebbe invidia ad uno sgamato come il vecchio Waylon. Wrecked è più romantica, con steel e fiddle sugli scudi, ed un tempo da valzer lento, languido, ma sempre in territorio western.
Un disco vero quindi, nato forse per caso, che mostra le qualità di due musicisti su cui noi avevamo scommesso già alcuni anni fa. Love on All Sides fa il verso a Willie Nelson, ha la struttura delle sue canzoni e, anche se la voce non è quella, si fa piacere al primo ascolto. La steel innaffia la nostalgica Jasper mentre New Market Song ha un piglio più cantautorale e gioca molto sull'uso delle chitarre e su una atmosfera calda e decisamente western. Il disco si chiude con la mossa Who do You dream Of? dove il banjo contrasta la voce; So Long, bella, distesa, evocativa (Joe Ely ne sarebbe fiero); Comin' Home, l'unica cantata da Kevin Guyer; If I Was a Tree, country grass dal ritmo spedito. Un disco godibile, per country lovers, ma con lo spirito che anima una vera rock band.