Una band dell' Ohio al suo esordio. Un disco che si presenta subito bene in lussuosa edizione digipak, con un suono elettrico ed una incisione decisamente professionale. I cinque cowboys sono:
C. Douglas Wells, Andy Harrison, Ben Lamb, Quinn Fallon, Bob Hite. Il leader è Quinn Fallon, ottimo autore e cantante dotato, e la band ha un suono limpido e potente che richiama in parte gli Heartbreakers di Petty o certe armonie dei primi Jayhawks.
Un suono deciso, molto influenzato dal country, ma con svisate rock potenti ed una manciata di canzoni superiori alla media. 13 canzoni di Americana, puro roots rock, che hanno una purezza insita nei solchi e l'innocenza di chi ancora crede nel rock ed ha speranze di uscire allo scoperto facendo musica vera. La sorpresa più piacevole, a parte la sequenza delle canzoni, sta nel suono, elettrico e chitarristico, che mischia le melodie di derivazione country con stacchi di chitarra elettrici ed una ritmica solida e pulsante.
Indubbiamente una bella sorpresa. Fallon, in una intervista rilasciata di recente all'Ohio Observer, ha detto che la musica dei Cowboys ha radici molto aperte, infatti cita Bachman Turner Overdrive per il rock, Petty per le armonie vocali, i Monkees ed i Beatles per le melodie, ma anche Foghat e Greg Kihn.
Come si può vedere un collage di pop, rock, beat, in cui la derivazione rurale dei cinque si mischia in modo intelligente con il rock urbano.
Le canzoni.
Trans Am è una ballata elettrica discorsiva, con la voce di Fallon distesa, le chitarre che lo seguono docili ed armonie vocali ben calibrate.
Rear View Mirror ha il suono di
Tom Petty, chitarre jingle jangle, ed una possenza rock che cattura al primo ascolto. Notevole
End of the World un brano rock arcigno che mette in contrasto la durezza del suono con il cantato: infatti la melodia è meno aspra, ma il suono è grintoso e la canzone vive molto bene questo dualismo.
Devotion è un rock and country tignoso, con basso batteria che frullano e una melodia di stampo rurale che si veste di rock.
Goth Girl sembra una vecchia ballata di Buddy Holly.
Molto anni cinquanta nella sua struttura, ha un suono fluido e piacevole ed un ritornello che cattura all'istante.
Rock Star e una composizione molto ironica che irride il mondo del rock, mentre
light of the Day è gradevole. Lo humor torna a galla nella debordante
Cowboy song, una veloce composizione country alla Johnny Cash con tanto di trombe e ritmo forsennato che travolge sin dalle prime note. Il disco si chiude ben con la lenta, quasi western,
Misfortune, quindi
Forever e la vibrante
Ten Miles of Bad Road. Buone nuove dall'Ohio.