BOBBY BARE JR. (Young Criminals Starvation League)
Discografia border=parole del Pelle

          

  Recensione del  26/02/2004
    

Bobby Bare jr è figlio del cantante country Bobby Bare ed anche il leader della formazione Bare Jr, autrice di due interessati album per la Sony e la Virgin, Boo-Tay e Brainwasher. Un gruppo di roots rock molto atipico, più rock che roots, che non ha avuto il minimo successo, malgrado avesse dalla sua la stampa specializzata. Ora Bobby, che già aveva fatto una timida apparizione come solista sulla compilation I-10 vol 2, tenta il grande salto. Young Criminals Starvation League è un disco interessante che unisce elementi country ad idee innovative, acustico ad elettrico, Neil Young a Beck, Ryan Adams ai Beatles.
La stampa americana lo ha definito Southern Rock meets Nirvana e posso assicurare che c'è qualche cosa di vero in questa frase. Bare mischia rock e radici in modo personale, usa la voce come Ryan Adams, fa del pop ma anche del country, omaggia Neil Young con la triste, bella l'armonica, Mehan e registra il suo esordio con alcuni membri dei Lambchop. Come avete potuto capire non ci troviamo di fronte ad un disco di alternative country, ma ad un disco di rock che usa elementi di country alternativo. Ma, anche con tutte queste innovazioni, l'album di Bare si rivela decisamente interessante, grazie all'uso della melodia, unita alla sua vocalità molto personale.
Bullet Through My teeth è una tenue country ballad, sfiorata dalla pedal steel, con un piano dietro alla voce lamentosa che richiama,ancora una volta, la tristezza latente di certe composizioni di Neil Young, ma anche le recenti avventure dei Lambchop. Il suono è limpido e la melodia si staglia sul fondo di una canzone che starebbe benissimo in un disco di Ryan Adams. Big Down è disincantata, quasi allegra, con una tematica pop rock diretta e piacevole, mentre I'll Be Around apre il disco con la nonchalanche di un Jonathan Richman in vena di scrivere come ai bei tempi. Big Down è quasi una folk song, ma poi il suono si fa più spesso e la canzone prende corpo. What Difference Does it Make è ancora country, ma solo per l'uso della steel, mentre l'assunto rimane più rock.
The Ending, bella e notturna, ha in nuce Laclasse del padre, un grande del country anni settanta, e richiama, ancora una volta, il suono di Ryan Adams. Chiusura con Stay in Texas, dalla melodia diretta e dal suono fluido e con Painting Her Fingernails, acustica ed evocativa che si segnala, per intensità e bellezza, come la migliore del lavoro. Bobby Bare Jr, la tradizione di famiglia continua.