Di
Neal Coty abbiamo sentito parlare per la prima volta quattro anni fa, in occasione del suo primo album
Chanches and Circumstances. Coty, originario del Maryland, si è fatto le ossa come chitarrista nella band di Kim Richey. Il suo primo disco era un discreto album di rock con venature country che faceva ben sperare per il futuro. Sono passati quattro anni (
Advance Music doveva uscire già lo scorso anno) ed il suo suono è parzialmente mutato. Ora Neal fa del country venato di rock. Purtroppo annega buona parte del suo disco in robuste dosi di melassa, perdendo quel suono elettrico e tagliente che era un pò il suo marchio di fabbrica.
Il suo esordio, vicino alle prime cose di Steve Earle, faceva presagire ben altri sviluppi.
Advance Music rimane così un disco onesto, che ha qualche freccia al suo arco, sopratutto nella prime tre canzoni ma poi perde colpi, diventa molle ed annega in una serie di ballate romantiche che lasciano il tempo che trovano.
Right Down Through The Middle of Us inizia nel migliore dei modi. Un rock'n'country con le palle, solido nel suono e indurito nella sua parte musicale: degno delle prime cose di
Steve Earle. Niente male neppure
You're All That, meno elettrica, ma ugualmente ben costruita, con un piglio folk and country che non guasta assolutamente.
Bella anche la cover di
You Got Lucky, una delle canzoni più belle di
Tom Petty, che viene rifatta con gusto e senso della melodia: Coty imita Petty nel cantare, ma rilegge il brano in veste più country. Purtroppo il disco a questo punto si ferma e diventa più melodico, più qualunque, simile a decine di altri dischi del genere. Non è pop becero come quello che si fa adesso a Nahsville, ma manca di grinta e la voce si perde in vocalizzi abbastanza insulsi.
C'è anche una cover di
Sad Eyes di
Bruce Springsteen, peccato che la rilettura non abbia lo stesso spirito di quella di Petty. Un'occassione persa per il bravo Coty, un vero peccato perché non so se avrà altre occasioni di fare un disco (certamente non per una major). La produzione è di John Kelton e, tra i musicisti coinvolti nel disco, notiamo John Jorgeson, Dan Dugmore, Brent Mason, Paul Franklin.