BROTHER TRUCKER (Something Simple)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  30/04/2004
    

I Brother Trucker s'erano fatti notare circa quattro anni fa con la pubblicazione del loro omonimo album d'esordio, un disco asprigno, ricco di buone intuizioni e folgorazioni istintive; Regulars, il loro secondo lavoro, non ha fatto altro che confermare le buone impressioni del debutto e ci ha testimoniato che la band ha radici solide e forza d'animo ruspante ed irrequieta.
Ora è la volta di Something Simple, l'album della prova del nove e, se mai ce n'era bisogno, i ragazzi ribadiscono e rafforzano il loro credo fatto di un sound inquieto, sabbioso, con il vento che scorre tra i capelli, valigie scortecciate e un'indolenza spregiudicata. Quello che percepiamo in Something Simple è un background di ruvido rock'n'roll che mischia No Depression & Americana Sound e polvere del deserto & il vento delle praterie ed è la prova più matura della band del «fratello camionista»; ancora una volta i punti di riferimento sono gli stessi.
Neil Young, Hank Williams, Uncle Tupelo, The Band, Whiskeytown e, perché no? anche una sbirciata ai Green On Red... sonorità nodali spruzzate di country nervoso e sbavature rock visionarie, ballads dalle tonalità sghembe e songs orinanti impulsi rock dalle impennate smaglianti e neurodistoniche... il risultato è un album intrigante e malato d'umori roots e fluidi rock che si agitano come anguille in un mastello... I toni sono apparentemente placidi, ma è il fuoco intrinseco che brucia dentro a caricare l'atmosfera di sostanziale energia elettrica e a comunicare tensioni, ansie e tempestose eccitazioni interiori con uno scorazzare continuo di chitarre.
La band è capitanata sempre da Andy Flaming (voce e chitarra, nonché autore di tutte le songs ad esclusione di 15 Dollars firmata dall'amico Dave Zollo); al suo fianco i soliti pards: Mike Fitzpatrick (lead guitars), Lyle Kevin Houge (basso) e John Conlan (batteria) a cui dobbiamo aggiungere il concreto aiuto di un paio d'amici come Bo Ramsey e le sue chitarre in un paio di brani e la produzione e i tasti del piano & organo di Dave Zollo (che qualcuno ricorderà aver prodotto anche il precedente Regulars). Side by Side è un'overture provvista d'energia trattenuta tra i denti (suonatela a volume molto, ma molto alto), vaneggiante e trepidante; con la successiva Harold's Barber & Beauty si smorzano i toni, ma non le tensioni.She's in Texas è un focoso e irruente rock'n'roll contrassegnato dai contrappunti del piano di Mr. Zollo e con una sgarbata chitarra decisamente in palla. For J e St Jude sono due acidulate e malinconiche ballads mentre Fever For Now è un country urbanizzato in fuga da un ingorgo metropolitano.
15 Dollars è un gioiellino d'espressività, il piano ricama cristalli arabescati e le chitarre stendendo tappeti irrequieti d'elettricità elastica. In Who's Got your back? lo spasimo e la tensione emotiva alzano il tiro e ammainano la schermatura della routine. La chitarra di Ramsey spinge con efficaci toni bluesy sull'acceleratore la dinamica Burning mentre nella notturna Jimmy si lascia confluire in un coito sinuoso e conciliante.
La conclusiva Bobby è una slow song ombrosa e crepuscolare con il piano del doctor Zollo che imprime increspature sulle onde del movimento sonoro e chiude un disco che merita un minimo di attenzione.