THAD COCKRELL (Warmth & Beauty)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  31/03/2004
    

Le cronache recenti riferiscono di un nuovo talento alla ribalta nel circuito Americana: Thad Cockrell si è fatto notare grazie all'esordio Stack of Dreams, pubblicato sotto l'egida di un importante distributore indipendente, Miles of Music. Il disco è stato concluso in una sola seduta di registrazione con il supporto di qualche ospite illustre e di un produttore, Chris Stamey (ex membro storico dei Db's), che comincia ad acquistare un peso specifico non indifferente (vedi i suoi lavori con Caitlin Cary e Alejandro Escovedo).
Mantenendo lo stesso Stamey come regista e servendosi del contributo di numerosi musicisti (la citata Caitlin Cary e Tift Merritt ai cori, Mitch Easter alle chitarre e Brandon Bush all'organo hammond), Cockrell prosegue il discorso aperto con coraggio nel suo debutto discografico: l'ideale che insegue è quello di riportare la country music verso quelle tematiche di nostalgia e sofferenza che ne hanno segnato la sua evoluzione nel periodo di massimo splendore.
Dalle note soffici che accompagnano le sue ballate in Warmth & Beauty possiamo concedergli questa rivendicazione. Ora che può avvalersi delle attenzioni di una intrapredente etichetta quale la Yep Roc, Cockrell ha tutte le carte in regola per trasformarsi da semplice promessa in una delle voci più credibili del panorama roots americano. Il sound limpido che caratterizza le produzioni di Stamey mette in risalto la brillantezza di queste composizioni: un countryrock cristallino che occhieggia ai classici del passato senza dimenticare la rivoluzione alternativecountry di questi anni. Infatti, se I'd Rather Have You ha il compito di aprire i giochi con ritmi accesi e sensibili al rootsrock della scuola Whiskeytown (la somiglianzà vocale di Cockrell con il Ryan Adams degli esordi è a tratti imbarazzante), già la seguente Warmth & Beauty toglie il mistero sulla vera anima della sua musica.
La pedal steel di Greg Readling è una costante imprescindibile, il piano di Jen Gunderman scioglie la melodia e il primario punto di riferimento resta Gram Parsons: fatti i dovuti distinguo, My Favorite Memory possiede la stessa fragilità che rendeva immortali le melodie di Grevious Angel. Tradendo in parte le aspettative iniziali, Thad Cockrell sembra dunque rivolgersi ad una serie interminabile di ballate countryrock modellate su tempi medi ed armonie eleganti.
Why Go? si distende su una dolcissima cantilena country d'altri tempi, What's The Use potrebbe averla incisa Dwight Yoakam e possiede la cadenza di un vecchio honkytonk con il piano in evidenza, She Ain't No You e Are You Stili Missing Me? hanno il respiro di un countrysoul che spezza il cuore, mentre Taking the View e Some Tears si presentano come delle outtakes di Strangers Alamanac, il capolavoro degli Whiskeytown. Proseguendo su queste coordinate Thad Cockrell mantiene perfettamente fede ai suoi proclami, ma rischia forse di apparire troppo uniforme sulla lunga distanza: Warmth & Beauty rafforza le quotazioni del personaggio, ma lascia aperto qualche interrogativo per il futuro.