DWIGHT YOAKAM (In Other’s Words)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  31/03/2004
    

No, non è un nuovo disco del nostro pupillo del Kentucky, di cui stiamo ancora ascoltando l'ultima tosta fatica elettrica Population Me, con la quale è passato ad una nuova etichetta, che è da considerare una delle sue prove migliori in quindici anni di carriera. Ma è una proposta che ha un suo senso e una sua logica, essendo una antologia che ricomprende brani già tutti editi ma apparsi in differenti dischi che coinvolgono Dwight solo occasionalmente. È perciò in buona sostanza una opportunità per avere tutti insieme dei motivi sparpagliati qui e là difficilmente riunibili.
Una raccolta poi che nonostante la sua eterogenea provenienza rappresenta per bene la personalità e il carattere del nostro talentuoso eroe erede del sound di Buck Owens. Perché scorre piacevolmente, senza scosse né salti improvvisi. Impreziosita da certa sua eterogeneità. Seguendo un ordine meramente temporale ci imbattiamo in Truckin', lunga e potente versione elettrica della famosa road song di Garcia, Weir & Hunter dalle sfumature honky tonk, registrata per il tributo Arista ai Grateful Dead del '91. In Holding things together, delicata interpretazione acustica prodotta da Tom Russell e Dave Alvin di una hardcore ballad di Merle Haggard apparsa nell'album Tulare Dust: a songwriters' Tribute to Merle Haggard del '94.
In Mistery Train, travolgente cover del classico rock&roll di Parker & Phillips con la chitarra elettrica che si sbizzarrisce per davvero proveniente dal tributo ad Elvis Presley della Mercury Records dello stesso anno. In T For Texas, impeccabile accostamento al country blues di Jimmie Rodgers con buon assolo di chitarra elettrica, ripreso da un tributo al grande country & western singer morto negli anni trenta della Egyptian Records del '97. In Cattle Call, ispirata edizione della cowboy song di Tex Owens assai popolare negli anni cinquanta, letta in chiave simile all'originale con deliziosi effetti yodel, che è apparso nella colonna sonora The Whisperer. In New San Antonio Rose, originale revisione del motivo sempreverde di Bob Wills che sta a metà strada tra la versione originale e l'esecuzione di una grande orchestra, con la tromba quasi a dominare sugli altri strumenti, proveniente dall'album degli Asleep at the Wheel Ride with Bob della Dream Works Records del '99.
In Rapid city, South Dakota, splendida interpretazione della country ballad di Kinky Friedman eseguita in chiaro stile Bakesfield con il dobro mattatore tra gli strumenti, donata da Dwight all'album dedicato al cantautore country degli anni settanta Pearls in the snow, pubblicato dalla Kinkajou Records nel '99. In Rocky Road Blues superbo accostamento al brano blues di Bill Monroe, contraddistinto da un assolo di basso prima, di mandolino poi piacevole accompagnamento di fisarmonica, inciso per Big mom: the songs of Bill Monroe che ha visto la luce su etichetta Skaggs Family Records nel 2000. In Borrowed Love, efficacissima esecuzione di un irresistibile country grass, composto da Yoakam insieme a Randy ed Earl Scruggs con il banjo naturalmente in primo piano, realizzato per l'album Earl Scruggs and friends edito dalla MCA due anni fa.
In Louisville infine, eccellente canzone di Jann Browne Stebner e Pat Gallagher dall'affascinante ritornello, le tonalità honky tonk e il dispendioso lavoro di steel guitar, fiddle e dobro, che viene ripresa dal box della Reprise dedicato a Yoakam lo scorso anno dove appariva quale nuovo pezzo aggiunto per l'occasione.