Era in giro, Nashville, Texas, Kentucky. 6 anni.
Il 60enne
Kevin Gordon non dimentica come far musica, rock, americana e attriti agresti.
Sa intuire, costruire, raccontare e mantenere un’identità a
The In Between raccontando dei suoi anni giovanili, della malattia che lo ha colpito e di famiglia (l'avvio è diretto e ficcante,
Simple Things alla cruda realtà di Keeping My Brother Down).
Tra Ballate elettriche, intense come la splendida
You Can't Hurt Me No More o la stessa
The in Between, in piena meditazione tra giovinezza e la morte, una serie di scosse che non vanno oltre i 3 minuti (
Love Right, Destiny a Coming Up e Catch a Ride).
Kevin Gordon costruisce, brano dopo brano, un universo autonomo dove l'ascoltatore affezionato, può ritrovare un percorso che aveva amato, tracciato dalla sua discografia.