Caspita, ne è passato di Tempo.
Il roots rocker texano
Josh Langston torna a incidere un disco.
A pensare che tra il 2009 e il 2011 ruotavano di continuo, nelle radio, le sue canzoni, eppure mentre era in giro col suo ‘Van’ di città in città, a suonare, un pensiero a quel ventenne, girava in testa: “
Do I really want to be climbing in the van or on the bus every Tuesday until I'm 70?”
Si è tagliato i capelli e ha cambiato vita.
Che sia mancato al Texas, a chi amava il suo sound, al sottoscritto che lo cercava invano in giro nel West Texas… lo testimonia
Tasted like Sin.
Ma ci sono 20 anni in più… la musica è cambiata, ascolti
Promised Land e ogni congettura spazio-temporale va a farsi benedire…
Quella perla di
Living It In A Song dimostra che se non puoi tornare indietro nel tempo, ri-girarlo come vuoi Tu, hai sempre la possibilità di combinare il vecchio materiale come vuoi (
Like Sin e
Just Cause), di conseguenza hai la libertà di creare nuovi significati (la grinta che sprigiona
Wishin' You Would Call e
How'd You Sleep Last Night) e la tua libertà d’autore non ne soffre (gran ballate elettriche
Still Hurts When It Rains e
Anymore Alone).
Ben tornato Josh!
Non resta che andare a riascoltarmi Ashes from Ember…