Pausa di 8 anni, ma per il cantante/chitarrista tedesco
Timo Gross è solo una diversa concezione del tempo, una sorta di “eterno presente” in cui l’oggi convive col passato.
Il rock e lo swamp/mississippi blues che traspare da
Black Dawg Bone è un nuovo capitolo di un discorso autoriale dotato di una sua “coerenza”.
Voce cavernosa, chitarra acida (arriva in fretta, le avvisaglie in
Train of Mercy sono suggestive) poi l'armonica che accompagna il fluire della splendida ballata
Devils Class, mette in risalto uno “sguardo” che, alla fine, ci vede più in là degli altri (
Running Wild, aggiungo).
Il blues/rock è ricco di valori, modelli esemplari, immutabili e rassicuranti verso il quale volgersi (
Wicked Game,
Good Luck Galore e una
Heaven Will Be Mine in cui lentamente divampa, riuscendo a farsi momento di riflessione).
Qualche rotta diversa (
Rock and Roll, però è accattivante), Black Dawg Bone non bada al tempo che passa e procura emozioni.