La belga e un proficuo giro negli States.
Prima New Orleans (gli esordi con i Mamas Boys), il Mississippi dei fratelli Dickinson per il secondo disco, la ‘one woman band’ dopo un altro acclamato disco fa rotta verso il deserto californiano.
Shout Sister Shout! mantiene le basi blues/rock (convince in
Every Cloud e
Changes), gli orizzonti melodici trovano varianti ma mai compressi (
Insomnia,
No Happy Home a
Shout Sister Shout!) e la chitarra mai sottoposta alla limitatezza dello spazio, ogni possibilità del racconto di Shout Sister Shout! È una freccia che parte e di certo non sbatte e torna indietro.
L’approccio di
Ghalia Volt accompagna l’improvvisazione in
Can't Have It All, la ridondanza chitarristica non è mai tenuta a freno ed è dosata con intelligenza (
Hop On A Ride e
Dog Ya Around).
Interessante scoprire tonalità ogni volta diverse in Shout Sister Shout!