American Dream con la tenerezza di un ‘bisturi tra le mani’, va a fondo la
BlackWater Bayou in Pensieri di rock tanto da farlo diventare ammaliante come un disegno in movimento.
Brad Baglio da Baton Rouge non può lasciare che il tutto ruoti nella testa, c’è bisogno di ‘sentire lo strumento’ suonare, come la punta di una matita che si sgrana sulla carta e di sporcarsi le mani con i colori dei pastelli del Southern Rock.
Dalla
Title track a
Cut You Loose, la ricerca della melodia è un punto preciso di American Dream che ha a che fare con la memoria e con l’anima del rock, che è solcato di spazi placidi ma dinamici, e di sensazioni che le chitarre riescono a descrivere tra
Drive e
Drink to That e
Give Away.
Piccola perla la ballata
I Felt It, la sua concentrazione strumentale sembra chiusa su stessa ma si sfoga quando scopre il tempo libero e liberato, lo spazio aperto, le traiettorie antiche ma ancora praticabili dei sentimenti.
Il mare è cupo e tempestoso nel finale (
Run,
Never Come Home e
Chicot Swamp), American Dream innesca una profondità prospettica sul rock capace di creare una dimensione storica del suo passato.