Anche il Settimo disco
Ride Into The Light non sfugge al condizionamento di fattori temporali, fisici, figurativi o narrativi dell’America sudista cara a
Robert Jon & The Wreck, per subordinare coerentemente tutto il resto e stagliarlo sullo sfondo.
Nel rock n roll sguazzano ancora in scioltezza (
Pain No More e
Come At Me), non smarriscono il loro bersaglio o che vadano a finire su un muro vuoto.
One Of A Kind e
Bring Me Back Home Again hanno colori caldi e avvolgono il piacere da lati diversi anche quando
Don't Look Down punge o stimola a muoversi nel crescendo di
Ride Into The Light.
Tralasciando le ballate (
Who Can You Love,
West Coast Eyes) dove l’uomo sembra un vaso troppo debole, è la capacità di “contenimento” di Ride Into The Light a conquistare, ancora una volta.