Tocca sostenere attivamente
Trouble Is Good, a cinque anni dal precedente Tell the Truth,
Lance Lopez e quel coriaceo blues rock cui gli si fa incontro nella sua traboccante pienezza.
Easy To Leave spiattella lo stato di salute di Lance Lopez, viaggio andata e ritorno continuo tra acuti vocali e ficcanti riff alla chitarra, non si traduce in una monotona uniformità, ma in un aumento costante e per certi versi esponenziale della qualità che Trouble Is Good mette in circolo.
Nulla di occultato tra i guizzi elettrici di
Jam With Me e
Wild Country, Trouble Is Good sa di aver tempo per essere decodificato appieno e approfitta dell’occasione per filtrare tra le maglie di situazioni che lacerano nel profondo dell’animo (
Uncivil War a
Slow Down e
Reborn).
Talmente in forma (
Take A Swing,
Trying In The Tri Star State alla chiusura di
Voyager: Sunrise, Voyager, I Am Ra) che Lance Lopez è pronto a sostituire le pessime abitudini.
Come la Tv, che addomestica con l’intrattenimento corrivo e lo smercia a mo’ di anestetico quotidiano.