ROSE CITY BAND (Garden Party)
Discografia border=Pelle

             

  

  Recensione del  29/05/2023


    

I grandi spazi dell’America percorsi tra rock/alt.country e psichedelia sono la ricetta vincente della Rose City Band.
Erik Ripley Johnson anche in Garden Party trova la vivibilità delle chitarre, si dilata tra territorializzazione e spostamento alla riscoperta della natura, dell’Estate, in libertà lasciandole fluire atraverso magiche atmosfere (gran lavoro anche alla pedal steel, di Barry Walker).
Ecco sprigionare bellezza spargendola in Chasing Rainbows, è come un occhio ma anche corpo di Garden Party, è incarnazione di un visibile capace di scatenare (re)azioni, innescare spunti narrativi, racconti ed esperienze chitarristiche (Slow Burn a Porch Boogie).
Una serie di ballate elettriche a rigenerare l’ascolto di Garden Party, danno centratura, come Garden Song ai 7 minuti di Mariposa (che ha bisogno di fiducia) e la paradisiaca essenza di Moonlight Highway.
La seducente El Rio chiude la festa in attesa di trovare la giusta sede in grado di amplificare l’impatto comunicativo di Garden Party, e stratificarne la portata emotiva.
Ovvero Milano, a Giugno.