GARY EISENBRAUN (Pendulum Swings)
Discografia border=Pelle

     

  

  Recensione del  20/05/2023


    

A chiudere la The Stones Trilogy, Gary Eisenbraun piazza quel giusto feeling rock stradaiolo ed eleva Pendulum Swings al miglior disco della trilogia.
Il pathos chitarristico tracima melodia, più di un semplice oggetto, Veicolo di collegamento possibile con l’esterno, modalità per congiungersi con l’ascoltatore, prime avvisaglie in Ashes, in A Restless Heart è come un incubo sempre-aperto, ambivalente, a tempo indeterminato.
Light Of Day si assesta in profondità, densità melodica che ribalta le proporzioni di una presunzione di grandezza chitarristica mai accennata, un’immagine dalla prospettiva allungata e distorta nella rocciosa bellezza di For The Love I Never Had e Why I Fade Away.
Mai illeggibile se osservata di fronte (Blindfolded In The Rain e la ballata deliziosa di Fearless Sky), sempre leggibile se guardata di lato o traguardata di scorcio (Love In Disguise a Angels And Whispers).
1 ora e passa di uno spaccato chitarristico lodevole, probabilmente utile anche a coloro che sono già dall’altra parte della barricata del rock.