RAINBOW BRIDGE (Drive)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  20/05/2023
    

Blues/rock e psychedelia anni ’70, quello che accade in Puglia non è un “fatto quotidiano”, un evento della vita come lo può essere fare colazione la mattina o dormire la notte.
Giuseppe ‘JimiRay’ Piazzolla, voce e chitarra, riconoscibile in ogni suo movimento mentre guida il trio dei Rainbow Bridge, lo espone ai continui sobbalzi della chitarra che illuminano Until My Wings Will Be Stronger a I Saw My Dad Play Air Guitar.
L’idea di Lasciare spazio alla pura essenza dei brani strumentali, scioglie dubbi sulla genuina voglia di Rock dei Rainbow Bridge, e tra i nodi più ostinati del reale instaurano un patto di sangue (Black Monday a Make Peace), in quelle lunghe cavalcate ritmiche, Drive trova una posizione da cui uscire con fatica, e non sembra un aspetto di cui preccuparsi più di tanto.
I 14 minuti di Tears Never Here sono il messaggio che Drive lascia agli ascoltatori, a qualsiasi livello di consapevolezza e appartenenza musicale, certi di essere capaci di rapportarsi a questo progetto cogliendone, qui e ora, lo spessore.