Among Lynx, il quintetto svedese al terzo disco cambia qualche pedina, entra Filip Karlström alla chitarra, affianca l’altra chitarra della cantante Eva-Mi Ringqvist che prende maggior spazio come l‘armonica di Elin Öberg, e
Once in a Blue Moon, intravede la qualità, e inizia a salire.
E sale Affondando sempre nel Blues/rock, il paesaggio, schiacciato dalla nuova altezza, diventa superficie concreta e materica, s’impregna di fascino e lo liberano da
Put Your Love In Me, con armonica e chitarre, arricchendosi di prospettiva e, al medesimo tempo, svicolandosi da melodie scontate e lo fanno capire tra
Someone's Gotta Go,
Ride e
Don't Believe it.
Ballate,
The Bridge,
I'm Alive e
Lola Luna, pronte a infiammarsi, l’armonica apre continue nuove direzioni nel piacere (
Once In a Blue Moon e
Catfish) e trovano il centro dell’immagine di Once In a Blue Moon, anche quando questa è, volutamente e magicamente, sbilenca in
The Storm and the Rhythm.
Le Among Lynx, il blues/rock e quel sapore di un gioco raffinato mai fine a se stesso.