Il Texas, sulla interstate verso chissà dove, i
Rattlesnake Milk conducono la rotta su solitarie highways e diventa magico il tragitto rilasciato da
On the Road, la strada e le diverse letture del viaggio possono rivelare alcuni piani di mediazione tra
Chicken Fried Snake e quella cornice fatta di asfalto.
La chitarra è di fatto lì a prendersi a cuore anche quel gioiellino di
.38 Special, i Rattlesnake Milk trattengono e costruiscono un discorso melodico di forte impatto, con una molteplicità di referenti di un rock notturno, languido e malinconico e così facendo aprono a una visione che supera i confini del reale diventando un documento del presente.
Nove storie, gran parte su di una strada tra donne, ‘drug junkie’ e camionisti, una macchina-musica che va avanti, sempre, per la sua ‘strada’, interrogandosi su se stessa, ripiegando sentimenti, introducendo dubbi, concedendosi il lusso della perplessità in ballate elettriche che lasciano tracce indelebili (
Come on Home,
Die Young a
Midnight Train).
Lou Lewis (voce) dona emozioni insieme alla chitarra di Andrew Chavez, in cui ciò che si insegue in
Holy Ghost, si insegue per inseguire altro, e quest’altro per inseguire altro ancora in
Looking for a Halo, e non si arriva al vero perché, almeno non in tempi brevi, ci vuole tempo, il tempo trascorso su strade polverose, solitarie, tra
Coyote e una vita che non fa sconti.
7 intensi minuti alla perla finale
Only a Child, perché l’adolescenza, oggi come ieri, non è una canzone melensa cantata davanti a un tramonto sul mare, ma narrativa su strade texane.