“Bello”, oggi è ancora un aggettivo spendibile per la band degli
US Rails, non risulta mai obsoleto, controproducente seppur la pandemia, lo stop improvviso al tour del precedente Mile By Mile evidenziava una chiusura all’esterno che inevitabilmente avrebbe condizionato la praticabilità e la tenitura della band.
Invece, ecco
Live For Another Day ed è un gran bel ritorno alla vita, pieno di armonie e belle melodie, Ben Arnold, Scott Bricklin, Tom Gillam (voci e chitarre) con Matt Muir alla batteria e voce, spargono per il 6° disco una coinvolgente miscela di rock, americana/roots e voci, una vera garanzia per gli US Rails.
Live for Another Day è un disco dalle forme melodiche proprie e gli US Rails perseguono il fine di suggestionare spazi americani che hanno ancora da raccontare (la trascinante
Too Much Is Never Enough), portare l’immaginazione verso qualcosa di percepibile per via verosimile, in prima istanza, e di condiviso appena dopo (ascoltare
Can't Let It Go,
No Better Love a
Walk Away e
Lay Your Head on Me).
Ballate preziose come
What Did I Do, alla conclusiva
End of Time per dimostrare quanto la parola poetica porti ad altre percezioni della materia che vive attorno a Noi, quella tra i membri degli US Rails è una storia d’amore in cui l’amore non è attaccamento, ma illuminazione.