Si è data da fare
Laura Cox, prima le covers su YouTube, il pubblico se ne accorge, anche la stampa e le Tv che le commissionano interviste/documentari da presentare, ma la ragazza anglo-francese guarda altrove.
Per cogliere la posta in gioco ecco il terzo disco,
Head Above Water e dalla
Title track ne mostra le qualità: rendere il blues/rock qualcosa di virtuoso anziché di vizioso (
One Big Mess a
Wiser), è un cimento necessario tra la chitarra elettrica e quella che solca
So Long e
Seaside, si fa affiancare da un banjo (essenziale anche nella ballata
Before We Get Burned).
Pur senza irrigidirsi in antitesi e sintesi, ne descrive la melodia, a darne rappresentazione di pensiero, a praticarli, c’è Laura Cox fino a
Fever e
Swing It Out.
Quando si dice una donna interessante.