Band del 1991, i
Say ZuZu hanno registrato 9 dischi fino al 2003 , anno dello scioglimento, non definitivo perché nel 2019 ecco la reunion, la firma per la Strolling Bones Records e un nuovo disco in arrivo a fine 2022.
Nel frattempo per chi non li conoscesse
Here Again: A Retrospective 1994-2002, uno splendido The Best Of con estratti da 5 dei loro albums in un’arco temporale che parte dal 1994 anno a cui il brano
Here Again fa riferimento, incisa nel loro disco omonimo.
Nel movimento Alt.country la band del New Hampshire fu un’autentica rivelazione, bruciante, istintiva, sporcata da qualche smagliatura che, però, li ha arricchiti nella loro eterogeneità tra rock e american roots music.
You Don't Know Me ha la capacità di farti facilmente fare una conoscenza profonda e diretta dell’identità dei Say Zuzu, modi di pensare e di agire, che risultano subito comprensibili anche a un ascolto superficiale, da
Pennsylvania alla magica
Wasting Time, questa familiarità alias semplicità a tirar fuori melodie accattivanti è più di un punto di forza, è lo scorrere naturale della loro idea di musica, nel loro significato più profondo.
Una più bella dell’altra, dal rock di
Government Job a
Doldrums e
Good Girl, quei reali spostamenti fisici nello spazio naturale della provincia americana, sempiterno, quel bisogno essenziale di spostarsi, allontanarsi, cercare un altrove si sviluppa in continuità lungo l’asse sequenziale, dell’opzione opposta di restare fermi a farsi scrutare in
Highway Signs.
Degna chiusura di un viaggio dove calcolo e libertà sembrano coincidere.