Tutti i Martedì sera, per 52 settimane, le dirette su zoom per avvicinare le distanze ai tempi della pandemia (California, Texas, Tennessee, North Carolina) a riempire un segmento di uno spettacolo chiamato Remote Transmissions dove suonare covers con ospiti illustri.
Ebbene l’idea di farne un disco (e non sarà l’unico, si parte infatti con Vol. 1), funziona e a sentire Ed Jurdi e Gordy Quist, voci e chitarre della
Band of Heathens, che l’avranno chiamato istinto di sopravvivenza per un ritorno alla normalità, ma a sentire l’approccio al brano dei Little Feat,
Rock And Roll Doctor e in
Tumbling Dice degli Stones,
Remote Transmissions Vol.1 si presenta come un disco ricco, opulento e debordante.
Brani celebri, amati, trovo che (ri)ascoltare
Night Moves di Bob Seger,
The Man in Me di Bob Dylan e ancora i Rolling Stones di
You Got the Silver (cantata con Charlie Starr dei Blackberry Smoke) sia l’unico modo che abbiamo per resistere al tempo.
Qui e ora, è la proiezione del qui e dell’ora nell’immaginario della Band of Heathens che prende il corpo e conferma la necessità di un seguito a Remote Transmissions, Vol.1.