MEMPHISSIPPI SOUNDS (Welcome To The Land)
Discografia border=parole del Pelle

        

  

  Recensione del  30/01/2022


    

Welcome to the Land, spirito magmatico, non riesce a contenere la rabbia che lo agita nello sfavillante avvio di Who’s Gonna Ride, pronta a ribaltare il periodo da pandemia con George Floyd e il movimento Black Lives Matter, perché la vita reale mostra che situazioni simili possono accadere a tutti.
I Memphissippi Sounds (duo composto dall’armonicista Damion “Yella P” Pearson e il batterista Cameron Kimbrough, ed entrambi cantano e suonano la chitarra, uno da Memphis e l’altro dal North Mississippi) ci conducono in un viaggio nell’Hill country Mississippi delta blues e non c’è solo politica.
Spazio ai sentimenti, le donne e il blues si intrecciano, Groove with Me divarica questi elementi in maniera radicale, se da una parte ci sono urla come dimensione umana contro la propria finitezza, come testarde determinazioni della libertà di agire contro l’avversione della realtà, al di là dei limiti posti e imposti dalla vita, dall’altra riflessioni ad organizzare il tempo di I'm Mad, che non è un pieno ma un vuoto, e che se non viene tenuto a bada rischia, come un magnete, di risucchiare tutto.
I Memphissippi Sounds cambiano dimensione al blues in You Got the Juice che si espone, ma ha un fattore determinante nell’armonica a spazzare via ogni muffa, lo spazio e il tempo del blues tra Crossroads, Look Out for the Wolf e Go Downtown si inseguono e si susseguono, ma c’è sempre uno scivolamento che rompe la dannazione del cerchio: nulla si ripete sempre uguale o quasi (davanti al fascino ripetitivo di High & Low non si scappa), ogni melodia provoca una reazione, stimola una deliziosa ripartenza in Saturday Morning.
Welcome to the Land impegna e fa selezione, non stanca per il suo rigore totale, per le sue scelte radicali, e alla fine, attraversato e digerito, ripaga lo sforzo e dispiega il suo valore.