Un passato nella Marina Mercantile, le strade dell’America per crescere, il debutto ad Austin, il passaggio a casa nel Kentucky, un locale da una vecchia chiesa, la morte vista da vicina, la musica.
The Copper Album è un omaggio a Jerome, in Arizona, piccola città fantasma delle miniere di rame che lo hanno aiutato a trovare la strada di un american roots&rock denso ed espressivo.
La ballata
The Beacon a
The Tennessee, sono la perfetta cerniera che salda intrinsecamente il mondo di
Hank Erwin con uno stile e un tratto instrospettivo molto personale, senza alcuna incertezza o disarmonia (
Altana ai 7 minuti di un crescendo tra fiati e chitarra di
Sally) il sollievo dello spirito affidato alla musica sale prepotente.
Vibrano percussioni e chitarre in
Deal with the Devil, sostanziano e nutrono l’universo maligno venutosi a creare anche nelle retrovie di
Hail! the Copper Queen e nella lussureggiante
Hell or Harlan per il modo in cui è proiettata nel finale.
Si espande per 10 magici minuti sostenuti dalla forza centrifuga del solo chitarristico che apre un mondo sconosciuto che rischia, di trasformarsi in allettante.
Assai allettante, come The Copper Album.