Il blues marcato
Gov’t Mule.
Heavy Load Blues nella versione Deluxe, omaggia il passato, quello spirito tradizionale (
Blues Before Sunrise, la deliziosa impennata chitarristica di
Hole In My Soul), a Warren Haynes interessava dare al loro suono una posizione differente.
Heavy Load Blues omaggia Howlin’ Wolf, Elmore James fino a Tom Waits e gli Animals, il Tempo del passato scorre, certo, ma lascia le sue tracce nel presente (
Wake Up Dead e la splendida
Love Is A Mean Old World), ci si accorge dei Gov’t Mule, di come impreziosiscono spazi conosciuti, e anche se arrivano da uno “stereo del cuore” che suona da anni, non è mai con la stessa canzone se si ascolta il medley di
Snatch It Back And Hold It.
Ain’t No Love In The Heart Of The City e
If Heartaches Were Nickels hanno quelle iniezioni di profondità capaci di cambiare segno al loro approccio al blues, piccoli gioielli se aggiungiamo le acustiche
Heavy Load e
Black Horizon, Warren Haynes scrive e conduce una propria ricerca a piedi, senza fatica, nel blues, come attraversare una città, obbligati a malincuore a stare lontano da casa.
E per finire quella gran versione di
Make It Rain di Tom Waits, cupa, senza speranza, senza sole ma con un'anima, perché a volte le canzoni anche se non sono diverse da chi le realizza, a volte sfuggono, e diventano altre cose, allora grazie Gov’t Mule.
Di torbido e muscolare ci sono i 9 minuti di
I Asked For Water (She Gave Me Gasoline) e il bonus disc che continua a convincere da
Hiding Place a
Street Corner Talking, oscilla sempre tra brani originali e cover di lusso dove si indugia su pochi particolari.
Quasi a voler familiarizzare con il passato prima di cominciare a raccontarne la loro di storia (come nel solo chitarristico di
Have Mercy On The Criminal e
Long Distance Call).
Ascoltare quel legame tra padronanza del passato e il blues che sta all'origine del fare artistico dei Gov’t Mule, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.