Rumboat Chili si dimena in aperto contrasto con la maestosità del paesaggio che il quotidiano offre alle nostre orecchie, i
Rumboat Chili ne negano l'estensione e l'ampiezza per cercarne, dentro al classic rock, un corrispettivo esistenziale.
Non c'è nessun soffio di nostalgia calda in
What In The Name Of e
This Coming Monday, Cameron Levesque (voce/chitarra) e Christian Eagleston (voce/chitarra) ribaltano le prospettive che costringono chi li ascolta a fare i conti con una improvvisa serie di appigli interpretativi tradizionali anni ‘70, sui quali,
Peace I Leave You e la ballata
Look Who's Calling Me, continuano a fare ancora affidamento.
Bisogna avere rispetto per i dischi che “provano a vivere” il rock, sembrano fatti esclusivamente per farti star bene, per farti uscire di casa più contento, bisognerebbe cavalcare il messaggio spinto da
The Giant e seguire la scia chitarristica finale di
Save Yourself.
Rumboat Chili, utile a scansare l'opaco quotidiano.