Pensieri ai Carolina Chocolate Drops si intersecano con l’esordio dei
Black Banjo, la band italiana che si ispira alla cantante e songwriter Rhiannon Giddens (la ricordo nella splendida
Country Girl) e tramite essa si incammina nelle radici del rock&blues, alla cultura dell’american roots.
Alex Alessandrini (voce e chitarra), un passato di tutto rispetto con la Experienced Zydeco Riders con 4 albums in 12 anni, la osserva, la riporta a galla, la interpreta e denudandola per strada in 2 piccole gemme come
Alive and Well e
Youth of the Nation, ne tira fuori un disco tutto da assaporare.
La chitarra è ben salda tra le mani, spunta anche l’armonica in
Stone cold killer a mostrare come nella terra dello Stivale sia possibile Abitare la geografia del rock ‘made in USA’, ma che vorrà poi dire?
Tanto, quando un disco di rock sta qui davanti a noi, non c'è un continente che sia più importante di un altro ma nel continente di
Out of the Skies ci sono solo posti buoni per fermarsi a lungo (
The Contest e
If It wasn't for the Music) e soprattutto dalle parti di
Miss Daisy (trascinante comparsata di Blue Lou Marini dalla Blues Brothers band al sax e tra gli ospiti c’è anche Nathaniel Peterson (Savoy Brown)).
Insomma, il tempo diventa la sana coscienza e soprattutto della musica di Out of the Skies (la bella
title track compresa), c’è poi
Last man Standing e
Tainted Love a spiegare anche la necessità di tener viva la memoria storica se si vuol capire il presente (di nuovo).
Innamorarsene è facile, un po' meno facile è ritrovarsi dopo qualche tempo con lo stesso “amore“, ma non avendo difetti e grazie a quella lente d'ingrandimento che è il tempo passato del rock, Out Of The Skies durerà a lungo.