Inciso nel 2019 ma finalmente con una nuova pubblicazione, il fascino che emana Mountain Man non trova ostacoli al tempo, apre al bel paesaggio nella natura dove ci conducono i tedeschi
Dirtwater.
Un anello di congiunzione tra lo scontro tra il valore dell'individualismo avventuroso e le regole su cui fondare la stanzialità ed enfatizzare lo spirito pionieristico che ha contribuito a procurare i territori su cui sviluppare
With the Wolves.
Veicolato da una strumentazione acustica, With The Wolves tra storie immerse nei boschi coi diavoli in continua lotta con l’Amore, J. Bachmeier (chitarra, voce e banjo), K. Gore (chitarra e dobro) e S. Bachmeier (voce, mandolino e chitarra) si inoltrano in luoghi sempre sospesi su un'attesa vuota, ma così ben definita che anche questa già sazia di sé nella lucida e semplice bellezza di
Another Place to Sin e
In These Woods.
Lo sfondo scarno e plumbeo è l’ideale per enfatizzare un presente che colora il passato, un passato nel quale si può ancora controllare la storia di With The Wolves e dove la passione sembra ancora possibile.
Gli spazi rurali lasciano sempre decantare le emozioni (
25,
Low Life e
With the Wolves), stimolano a riviverle ancora, e ancora, per vedere se hanno dalla loro anche la forza della spirito, quella sacralità dei boschi, in principio è il Verbo, poi la parola si fa carne in
Brothers in Blood e trova in altre magiche ballate (
Ragged Soul e
Three Black Birds), una spalla solida con l’armonica e la fisa capaci di dare una struttura che, con fluidità, converge verso (e dipende) il nucleo concettuale primario di With The Wolves.