Left It All Behind fermenta nel bluegrass molte buone idee, soprattutto cerca di svilupparle con una strumentazione per lo più acustica alquanto ricca e l'ascolto di
Appear,
The Bend e non ultima
No Footprints, apre magicamente al talento di Kyle Ledson e in pochi minuti ottiene fiducia.
Dalla California traccia la propria identità che parte dal più profondo del country, è prima di tutto il riconoscimento di sé attraverso il filtro di una cultura musicale “altra” facilmente acquisita che non attraverso quello di una cultura propria difficilmente recuperata (essenziale la parentesi di 11 minuti divisi tra Meant to Be e Jack Straw).
La patina bluegrass mantiene la propria forza come ciò che descrive nella convincente
Wait Until the Sun Comes Out, le note accompagnano dentro le alte erbe, oltre le querce, volti alla radura che il sole cinge intorno e la separa, un'ombra perfetta e lì godere dell’attesa dove
Left It All Behind scorre nei suoi 7 minuti con parentesi elettriche ben combinate al vortice agreste di fondo.
Kyle Ledson sa come accompagnare una giornata calma, quelle fatte di un divano, uno scrittoietto anni '60, una coppia litigiosa alla tv e di un barbuto con la chitarra attaccato a una parete.