Leif De Leeuw ama fondere il sound di passati decenni, guida un sestetto, una jam band dove il rock č pieno di sfumature.
Sceglie di dipingere il quadro di
Where Where I’m Heading con diversi colori melodici, gli permette di non rinunciare in partenza, al contrappunto, al chiaroscuro che si dipana tra l’altra chitarra, quella di Sem Jansen, e la ferrea doppia batteria.
Il pezzo forte č la variante chitarristica alquanto magica sia in
James e nel modo in cui sale di gradimento in
Playing In A Band, dato che non tarda ad ingranare, il gioco č subito fatto ed č impossibile sfuggire alla presa forte e determinata dell'intreccio di Where I’m Heading: il passo sensuale di una spendida
Do Me Wrong, capace di condurre una vita autonoma come i quasi 8 minuti di
Where I'm Heading.
I giochi alle corde delle chitarre non sono mai “risolti” quindi non rimangono tali, ma evolvono (
All You Do) e quando semplicemente si legano alla classica matrice del rock,
Drive On, il risultato č alquanto baciato dalla ‘grazia’ della
Leif De Leeuw Band.
Un disco ben armonizzato, stilisticamente saldo, coerente alle fondamenta del rock e per questo mai avaro d'autentiche illuminazioni.