Da Amsterdam, i
Big Daddy’s Breakfast Voodoo si infilano in un punk/blues capace di mostrare alti stordimenti, vorticosi, più interni al quadro di un ruvido suono tra swamp&delta, l’idea la sviluppano negli 8 minuti di
Hobo with a Shotglass.
Un suono decisamente muscolare e altamente corrosivo, da
Looking for Gas a Roadtrip, le carinerie sono azzerate.
Niente fronzoli o cornicette varie, chitarre rocciose e vocalizzi, anzi quasi dei grugniti, ma quello che resta sono canzoni di forte impatto,
Bag of Bones parte da scarni elementi di base ma è capace di trascinarti piacevolmente in uno di quei viaggi che sembrano non servire a nulla, con personaggi che non vogliono dire nulla, in storie che non significano poi nulla. E invece.
Solo piacere elettrico?
The Black Cat Bone Spell, non si acquieta mai e, a ogni nuovo brano, ha il coraggio di mettere a nudo un tormento in più; e lascia spazio a buchi neri chitarristici (
The One-Eyed Snake e
Shortcut to Slavery), e le imperfezioni si disintegrano, non le si trovano, le abbattono in pochi istanti i Big Daddy’s Breakfast Voodoo (il finale ‘rancoroso’ di
Angry White Boy è un verdetto chiaro).
Un disco di quelli che “o t'innamori o t'incazzi per averti svegliato... ”.