Dal Kentucky, un passato a capo di un duo e un po’ di dischi,
Myna Bird è altra cosa, melodie, parole, filamenti del country, ballate e rock trovano spazio, ampio gioco, respiro.
Andy Brasher da
21 cattura l’attenzione, definisce l'atmosfera dell’americana, giusto spazio alle chitarre, acustiche ed elettriche, solide e ben marcate in
Day of the Trial, quì cambia atteggiamento; il suo movimento si fa sinuoso attraverso superfici del rock che si frappongono al suo avanzare, tra cose della vita accatastate e penombre introspettive.
Cura dei testi, attacco folk in
Crows and Buzzards e
Close Your Eyes liberano ballate molto suggestive, quelle rootsy e vaporose poi, come
Drugs in the Tip Jar e
Checkbook, sono deliziose, Andy Brasher sa prendere altre strade e non sono certo strade di accesso ad una melodia conciliante (anche narrativa nei 7 minuti di un altro brano da ascoltare a lungo,
House of a Thousand Corpses).
Tra l’approccio muscolare di
Last of Our Kind e la dolce chiusura di
Myna Bird, un'immagine fissa e chiara sale dal loro ascolto e lascia intendere la qualità di Andy Brasher tale da spazzare via la possibilità di ogni congettura.