I
Rattlesnake Milk, Texani, di Austin, cavalcano lalt.country tra praterie, coyote e spazi sconfinati, catturando immagini di solitudini, riflessi e ricordi, percorsi a bordo di una macchina nella sterminata Texas Panhandle.
Un quartetto accompagnato dalla nostalgia, la incontrano e la inventano insieme a una malinconica sopravvivenza da
Abernathy, in un pellegrinaggio alla speranza per rendere sopportabile l'abbandono e l'oblio, splendida
Eloise.
La pedinano dovunque, nelle magiche ballate di
Highway Blues e
Lonesome, la chitarra steel e al tempo stesso sensibile e prossima alle convulsioni di
Bank Robber,
Blood e
Dave Dudley, utile a ricordare che sono i freaks ad abitare la poesia.
I Rattlesnake Milk non riciclano elementi della tradizione country, non riesumano chissą quali modelli, mostrano un gran lavoro chitarristico in
Cowboy Killers e sanno come declinarne il rapporto con se stessa con movimenti di eleganza nel fascino della ballata
Lovers, e quasi di rarefazione danzante alquanto piacevole, un punto di riferimento che collima nella chiusura di
Hound Dog.
Ne disvelano di fascino i Rattlesnake Milk, lasciatevi sedurre.