20/20 è un sano disco di rock and roll, di quelli con poco tasso zuccherino e non lascia la bocca amara, con una band affiatata e la scelta di una sezione fiati che sa rispettare le vampate elettriche di David Pattillo aka
Strange Majik.
Vecchia scuola con un passato da chitarrista blues, da
Curtain Up e la corposa piacevolezza di
Edge of Trust, si percepisce un sicuro controllo sul fluire musicale, con percorsi melodici distinti e variamente intrecciati alla realtà delle cose che ci circonda (
World on Fire e i 6 minuti ipnotici di
Hazy Jane).
La scena la domina la chitarra elettrica, gesti alle corde ripetuti a possederla, gesti che si incontrano senza sosta, trovando anche immagini nostalgiche di spessore nella ballata di
Ain't Going Down e con i fiati protagonisti in
Whistleblower.
20/20 non si sfilaccia mai, regge in una perenne rivelante ricerca melodica, nel finale di
Starseed e la degna chiusura di
Twilight, tanto da meritarsi di starsene accanto alle mie pile di libri in equilibrio instabile.