I
Wood Brothers, Chris e Oliver, muovono la loro musica su linee anni ’60/’70, spesso queste linee hanno prodotto dissolvenze stimolanti, raccordi inattesi, percorsi ai margini tra folk, blues e rock, e dunque profondamente dentro esse.
Alabaster e
Little Bit Sweet ce ne danno una succosa idea,
Kingdom In My Mind, ottavo disco, aggiunge qualcosa al mondo dei Wood Brothers, brani come
Cry Over Nothing e
The One I Love mettono in scena interessanti percorsi melodici, dilatano i confini tra folk, americana con il rock di
Don't Think About My Death e
A Dream's a Dream con gli accenni bluesy/soul di
Little Bit Broken e
Little Blue, li fanno diventare parte di un altro mondo, non a costo di tradirlo, ma proprio per rispettarne integralmente la complessità, i Wood Brothers fanno centro.
In chiusura quella ballata corale di
Satisfied, che pare sedersi sulle illuminanti inflessioni di un’universo brulicante di voci e melodie, ma invece son tali da non incrinare l'armonia dell'insieme.
Memorie fertili in un viaggio compiuto tra passato e presente da Kingdom In My Mind.