PINE BOX DWELLERS (Desperate Days & Longing Nights)
Discografia border=parole del Pelle

        

  Recensione del  15/12/2019
    

Band americana della Georgia, mischiano sonorità roots/country con bagliori swamp blues, hanno idee semplici di vita (amore per la famiglia, la vita dopotutto non è così male.. e poi c’è la musica) le propongono Sean Clark (voce e chitarra) e Jody Perritt (armonica e chitarra lap steel), le impronte marcate dei Pine Box Dwellers, e questo connubio spinge forte dall’iniziale Off the Side.
Prolungano l'azione in Another Man e Axle Grease & Gasoline, con un bel gioco alle corde delle chitarre in Three Shot Stang, la sospendono in ballate pregne di fascino come Something in the Water e soprattutto nella bellezza di Gambler's Eyes, si produce un tempo che va via veloce, oltre quell'istante e sazia insieme a un’altra piccola perla come Draw blood.
Le melodie entrano nei modi imperfetti che sono di chi è umano e i Pine Box Dwellers riescono a comunicarci il senso di una durata (forse di un'eternità) dell'affetto, che ha molti risvolti torbidi, e questo aiuta a farselo piacere, l’armonica trova sempre spazio, anche nel finale di Rainbows on the Pavement e Truck Stop Snake, ma nel mezzo piazzano una Hell Cat capace quindi di graffiare, davvero affascinante questa discesa nel ‘sottosuolo’.
Stavolta è la chitarra a esprimersi, e in coppia sono capaci di liberare pensieri e sentimenti come davanti a un muro spoglio, un brano che sancisce lo spessore di Desperate Days & Longing Nights, un disco che non concede spazi di noia ai più golosi, e sotto Natale fa la differenza, a chi la ricerca, ovviamente.