La vista resta alle Montagne di Santa Cruz, lì sono nate le idee per il vocalist Natosha Wengreen, i
The Painted Horses con Ponderosa, 2015, assaggiavano sapori folk e Americana, ora si aggiunge qualche sfondo rock a creare un nuovo campo dinamico in Painted Horses.
In
All the Pines in the West le vibrazioni elettriche ampliano deliziosi percorsi nostalgici come spazi aperti tra ricordi autobiografici, continuano a ispirare la loro musica, si riflettono nelle ballate
One Day e
Daisy, si espandano fino a comporre la realtà sociale circostante e si sostituisce allo spazio dei The Painted Horses.
Words for a Dreamer con le sue pulsioni, le sue oscillazioni alla chitarra, ammalia in pochi istanti come
Your One True Love, usano tale spazio per far emergere e evidenziare l'identità di Painted Horses, con un'energia dinamica sottile ma che è il primo fattore della sua riuscita, che fornisce il collante della sua compattezza, che alimenta il suo magnetismo.
Mi sembra abbastanza per ascoltarlo.