Si cambia, ci sono nuovi approcci, nuovi stili melodici, dal Minnesota la vita e i sogni si incrociano per
Dan Israel, ci sono i figli a ispirarlo, altri musicisti con cui confrontarsi, tutte esperienze che trovano continue connessioni in
Social Media Anxiety Disorder, titolo esplicativo ma che non intacca nessuno dei brani dell’album, è quella parola ‘Social Media’ a condizionare la nostra vita.
In
Be My Girl c’è il timbro melodico classico di Dan Israel, il folk apre al rock e quelle delicate punte pop, in questo caso una tromba, perché alla fine, una storia, di un incrocio possibile di cuori, la si può ottenere solo con l'aiuto della banda musicale, per quanto riguarda le inflessioni elettriche della chitarra, pilotano molto bene la riuscita di
125, e da questo punto di vista Dan Israel non ha mai deluso.
E Social Media Anxiety Disorder non rovina la media degli ultimi anni, in
Still I'm Lost il movimento iniziale nel folk cessa di essere traslazione per diventare espressione, agisce direttamente all'interno del rock e canzoni come
Another Day,
Here for Today e
Alright ne assorbono tale movimento, mentre sul versante della ballata
Might As Well Be Me,
Tired e ci entra anche la conclusiva doppia parte di
Out of My Hands, nessuna scontenta per una ricerca melodica che non risente affatto di staticità, da questo punto di vista è un pregio.
Il nuovo soffia dove e quando vuole, ma quando si tratta di Dan Israel val sempre la pena dargli un ascolto.