L’esordio di
Ben Brooks include germi di una forte emotività che ha varie facce nell'alt.country e l’americana,
Jean on Jean ha un’aria malinconica e declinante di fondo, alquanto preziosa nell’interessante
Happy Home, ma i suoi contorni tendono a sfumare il più delle volte in melodie che hanno una corposità varia, fatta di sintomi che, lentamente e progressivamente agiscono sul corpo di
California e
Tearing it Apart.
Le modulazioni dell’armonica si tendono e arricchiscono
Angelene e una statica
Picture of Us, ne sviluppano rimandi all’american roots e salgono e ridiscendono tra le ballate
Jack and Freud e
She Won't fall.
I virtuosismi alle steel guitars restano presenti in Jean on Jean e quando entrano in scena insieme al violino lasciano venir fuori un certo richiamo a dolcezze melodiche che di radiofonico hanno solo il verso giusto (
Nothing for me Here e
Wandering Heart).
A conti fatti Jean on Jean traccia una rete sottile che si risolve in una iterazione di incisi nel country che lasciano ben sperare.