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Quello della
Holman Autry Band (al quinto disco) è un rock sudista mai troppo crudo che non ama la messa in scena troppo studiata, compare qualche azzeccata contaminazione country poco scenografica utile a ravvivar il colore di
Roots, come in passato, molto ben definito.
Prediligono l'immediatezza chitarristica e nel disordine dell'esistente la band della Georgia sa costruirsi i propri spazi,
Keys in the Truck e
Roots Cotton Gin propongono una interessante combinazione di stili, nascono e crescono in uno spazio melodico sondabile facilmente, vi si fondono e vi si respingono umori country/sudisti simili a nubi gonfie di elettricità.
Il lavoro di Brodye Brooks e Josh Walker, voci e chitarre, funziona sia come ritratto della provincia americana sia come primo accenno di discesa agli inferi tra le morbide
Dam Fishing e
Small Price con dall’altra la trascinante
Louisiana Lucy e la magnetica
Great American Tragedy.
Aumentando il numero dei fattori tra country e rock, dalla vertigine di
Your Own Disaster si arriva all’equilibrio da songwriter rodato in
Something Old e della piacevole
Where the Song Went.
Non ci sono furberie con la Holman Autry Band, solo belle canzoni.