In una labirintica costruzione di simmetrie nel Mississippi blues, il lavoro del Duo formato da
Tiffany Pollack & Eric Johanson č esemplare in
Blues In My Blood.
Sanno come esprimerne l’immaginario nell’iniziale bellezza di
Blues in My Blood con una pulsione da «autore», richiamo costante nella voce della Pollack che cerca il suo spazio all'interno delle stilettate elettriche alla chitarra di Johanson, sublime nel fascino disegnato dall’armonica di
Memories to Forget.
In Blues In My Blood entrano suoni dal profondo della Louisiana, corali e tradizionali in
Keep It Simple e
Do I Move You, con vertigini alla chitarra slide a cui č concessa di esibire il proprio io nelle ballate di
Michael e
No Expectations, libera anche in
Diamonds on the Crown, come l'acqua č specchio e trasparenza ma č anche elemento scuro e consistente quando scorre in
Slave of Tomorrow, facendo quasi da controcanto all'ondulazione delle percussioni.
Tumultuosa e spumeggiante.
Anche se nel finale levigano troppo il suono, di acuti in
If I Had a Hammer ce ne sono, ergono nel suo dolce percorso e conducono in una terra che appartiene a chi ama il Blues.